...Mazda 6 GH 140cv Sw: 97mila km ....

No! Lucabuxi, già possiedo un’auto con il retarder e non lo sapevo (non è la M6, leggendo il post poi chiarisco).

Grazie alla tua domanda ho scoperto che facevo una gran confusione sul funzionamento del freno motore nei bus/autocarri pensando che il sistema agisse tramite la chiusura o parzializzazione dei collettori di scarico. Sono ignorante in materia e chissà da dove mi sarà mai giunta questa convinzione.

Cercando nel web “retarder” ho capito che di “freno motore” nei bus/autocarri c’è ben poco e che tutto è affidato a questo dispositivo. Ne esistono di più tipi, in alcuni casi anche interfacciati elettronicamente con il sistema frenante standard, che comunque applicano una frenatura idraulica o elettrica all’uscita del cambio, generando una grande quantità di calore quasi sempre è dissipato tramite scambiatore di calore con il circuito di raffreddamento motore.

Ho letto inoltre che per questioni di rapporto costi/benefici non è un sistema applicabile su autovetture, vista la ridotta consistenza della massa da frenare (forse in futuro, ma come generatore di energia elettrica).

In effetti ero rimasto impressionato dalla potenza della frenata che poteva generare la chiusura dei collettori, e pensavo tra me e me che spostando quella levetta il povero motore era sottoposto a una gran tortura per ottenere quelle “intense” e lunghe frenate. Grazie alla tua domanda tutto è più chiaro, almeno sul principio di funzionamento.

Ora veniamo al fatto che possiedo un’auto con il retarder. Ebbene sì, sono il felice proprietario di una Fiat 500C belvedere Topolino del 1953. Tutte le Topolino hanno, tra l’uscita del cambio e il cardano che va al ponte posteriore, un freno a “puleggia” che è il freno di soccorso e di stazionamento del veicolo. Per certi versi è quindi un “retarder” ante litteram anche se destinato al solo soccorso e stazionamento.

Scusate se sono andato un po’ OT.